Chi ha parlato?!
Chi cazzo ha parlato?!
(Full Metal Jacket, 1987)
Chi cazzo ha parlato?!
(Full Metal Jacket, 1987)
Oggi, tutti hanno diritto di parola.
In conseguenza di ciò, in tempi
recenti, mi è toccato sentire alcune delle seguenti asserzioni:
- La terra è piatta;
- Ci troviamo in una Matrix;
- Viviamo all'interno di una calotta;
- Siamo in un immenso Truman Show;
- L'Airbus A380 ha 900 posti;
- Hitler è vivo;
- Lo sbarco sulla luna fu girato da Kubrick a Hollywood;
- Si può vivere senza mangiare;
- Si può bere la propria urina;
- La polenta è cancerogena;
- Il Grande Lebowski è un film sul bowling;
- I Pink Floyd si drogavano sempre prima di suonare;
- Flight è una storia vera;
- I Nine Inch Nails agli esordi incidevano negli obitori;
- Marylin Manson sacrificava bambini prima di ogni concerto;
- Daniele Luttazzi copia le battute dai comici americani;
- Montanelli era fascista, poi è diventato comunista;
- Un aereo costa 400 miliardi di dollari;
- Lagos è la capitale della Nigeria;
- A Dubai non c'è il mare;
- New York è la capitale dell'America;
E via di questo passo.
“La filosofia non è competente di
qualcosa... non insegna la verità, che è propria del religioso. La
filosofia è la messa in discussione dell'opinione comune, la non
accettazione dell'ovvio, perché se accettiamo quello che c'è siamo
gregge, pecore.”
Sono parole del professor Umberto
Galimberti, pronunciate proprio settimane addietro in apertura di un
incontro al quale ho avuto l'onore di partecipare.
Forse questo non sarà il più
brillante blog sul mercato, ma certo, all'”opinione comune”,
non soggiace - o almeno non interamente.
Detto questo, un po' di tempo fa, a
sparate come quelle in elenco avrei risposto con un tentativo di
confutazione acido ed incontrollato.
Oggi mi ripeto che, se credi a quello
che dici, e quello che dici è quanto sopra riportato, non meriti che
vivere la tua misera esistenza a quattro zampe, senza alcuna
correzione. E quindi va da sé che chi propala simili affermazioni
altri non è che un debole, perduto nella valle delle tenebre, “ed
io la tirannia degli uomini malvagi”. Ma sono stato educato ad
essere il buon pastore che conduce il gregge attraverso la valle
delle tenebre, e giuro: ci sto provando con tutte le mie forze ad
essere un buon pastore.
Si parla molto, ultimamente, di fact
checking, ennesimo assurdo anglismo, nell'era della Brexit,
che pigramente – o forse servilmente – ci si rifiuta di tradurre
con il più chiaro ed accessibile 'verifica'. Pensateci: oggi il
livello di contraffazione delle notizie, delle affermazioni e delle
dichiarazioni è tale da avere obbligato molte testate, anche
prestigiose, ad istituire un reparto di fact checking
all'interno delle redazioni. Si tengono corsi sul tema persino
all'interno delle scuole, dove, nel luogo deputato a quell'educazione
che proprio dal male della menzogna dovrebbe tutelare, si registrano
casi di credulità, superiori per gravità al bigottismo dell'Italia
pre-scolarizzazione.
Il fatto è che, checché ne dicano i
sedicenti esperti, non c'è corso di fact checking che possa
salvarti dall'inevitabile destino all'interno del gregge, se ad esso
non ci si oppone strenuamente per mezzo della cultura. Senza cultura
non si va da nessuna parte. L'uomo è un essere culturale. Nasce,
anche quando concepito da ignoranti cronici, predisposto per una
gestione dei propri istinti (compreso il parlare senza pensare a ciò
che si dice), gestione che è sempre e solo di matrice culturale. Si
tende a far credere che noi non si sia bestie perché con queste non
abbiamo somiglianza (ma vedendo certe facce in circolazione, nemmeno
questo è vero), subdolamente cioè, per una ragione esclusivamente
morfologica. Ed infatti abbiamo schiere di elegantissimi laureati che
spesso si rendono protagonisti delle sparate di cui sopra.
Ieri l'altro, terminato questo scritto, ho deciso
che era il momento di festeggiare. Ho affittato una camera d'albergo
e vi ho invitato mia moglie. Quando, all'ora stabilita, ha bussato
alla porta, sono subito andato ad aprire. In
solo accappatoio. In mano, un tubetto di olio all'arnica. Ho chiesto:
“Ti va di farmi un massaggio?”.
Vero, falso o
verosimile?