Ci sono artisti in grado di
influenzare, persuadere, offrire una visione. Altri che invece
usurpano questo titolo mirando esclusivamente a fama e successo. I
Nine Inch Nails, fuor di dubbio, appartengono alla prima categoria.
Benvenuti al secondo post
(fate click qui per il primo) di questo blog dedicato
ad una band strepitosa che, a quasi trent'anni dalla sua
costituzione, non finisce di stupire (e cos'altro si può chiedere ad
un gruppo musicale: di risanare le finanze pubbliche, forse?).
Considerata l'endemica incapacità
italica a propriamente rapportarsi alla lingua Inglese, traduco
direttamente dal sito ufficiale del gruppo l'ultimo comunicato
apparsovi:
La speranza di un mondo
migliore, grazie all'ausilio di computers e connettività, ci
ha deluso in diversi modi. In particolare per ciò che riguarda la
vendita dei biglietti. In esso, tutto è uno schifo, e tutti vi
perdono all'infuori del rivenditore. Abbiamo pertanto deciso di
provare qualcosa di diverso, qualcosa che farà probabilmente
altrettanto schifo, ma in altro modo. Contiamo che molti di voi
possano trarre beneficio da ciò, certi che altri faranno comunque
ciò che da sempre fanno, mandando tutto a puttane. Ecco come
funziona. Presentati (tu, vero essere umano) alla biglietteria.
Interagisci con l'addetto alla vendita (un altro essere umano in
carne ed ossa) ed acquista un massimo di quattro biglietti che ti
verranno fisicamente consegnati al momento. Prima di quel giorno i
biglietti non saranno disponibili online od altrove. Tutti i
posti (inclusi i migliori) saranno a disposizione dei primi arrivati.
Potresti incontrare altri esseri umani in carne ed ossa, con gusti
simili ai tuoi, vestiti di nero, e, potenzialmente, interagire con
loro. Questo tipo di esperienza potrebbe risultare piacevole*. I Nine
Inch Nails hanno da sempre desiderato portare le persone a contatto,
vivere la vita pienamente e stare bene**.
* Non garantito
** Non del tutto vero
** Non del tutto vero
Presuntuoso, forse. Ma
calibrato con la giusta dose di ironia. E poi, è utile ricordarlo,
non si tratta di un discorso alla nazione, bensì di un comunicato
primariamente diretto allo zoccolo duro dei fans.
Zoccolo
che, in tutta coerenza, non ha fatto attendere né il responso
all'iniziativa (i biglietti sono andati tutti esauriti) né il
proprio, diffuso malcontento.
Il
timore, infatti, che questa ribellione estrema potesse fare
“altrettanto schifo” della speculazione sulle rivendite ha preso
la forma di migliaia di messaggi (commenti) giunti alla band
sul proprio profilo Facebook.
Code
infinite, caldo asfissiante, nessuna assistenza ai 'pellegrini', nessun
tentativo di socializzazione con propri 'simili' andato in porto.
Traditori, stronzi, andate affanculo, non ho tempo, lavoro dodici ore
al giorno, non ho intenzione di guidare quattro or per un cazzo di
biglietto, vivo nei boschi del Montana e via dicendo. Premio simpatia
– lungi da me ogni ironia – ad una fan che scrive: “Soffro
di disturbo d'ansia e non socializzo mai con nessuno. Non ho bisogno
che il primo coglione famoso mi dica che devo interagire con gli
altri e fare amicizia.”.
Ciò
che sicuramente sfugge a questi ammiratori, accecati dal disagio
creato dell'iniziativa, è il coraggio con il quale artisti che
potrebbero sedere sugli allori (vogliamo fare dei nomi?) prendono in
mano la situazione nella speranza di dare vita ad un cambiamento
(qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che il rock sia un
fenomeno politico?), e con la parziale certezza di pregiudicare la
fedeltà di molti dei suddetti seguaci.
Il
pesce puzza dalla testa – capite? È la mancanza di palle di chi
sta al vertice – ad ogni vertice – a costituire il problema.
Sicuri
che non avessimo tutti noi la necessità di sentirci dire, chiaro e
forte, scaricate pure la nostra musica illegalmente ed uscite di casa
e fatevi una cazzo di coda ed acquistate i biglietti ed andatevene
affanculo?
Non
è forse questo che, inconsciamente, molti di noi vorrebbero sentirsi
dire dalla politica tutta?
Cold
And Black And Infinite, lo spettacolo 2018 dei Nine Inch Nails,
ospiti The Jesus And Mary Chain, non ha in previsione nessuna data
italiana.
Meditate,
gente.
Meditate.