“[…] dobbiamo rassegnarci a
ritrattare un principio per il quale ci siamo sempre battuti: il
rifiuto della pena di morte. […] Questi non sono uomini. Sono
belve. E come belve vanno trattate. Di qualunque colore siano.”
Queste parole, scritte all'indomani
della strage di Bologna da Indro Montanelli, ben si adattano alla
difficile situazione odierna di noi europei. Mi riferisco
all'emergenza generata dal terrorismo – e, nello specifico, ai
fatti di Parigi e Bruxelles, ma anche di Ankara ed Istanbul (può non
piacere, ma si ricordi che la Turchia è paese candidato all'ingresso
nell'Unione Europea). Ben si adattano, poi, ad una emergenza di
carattere più circoscritto, sovente sconfinante nel personale:
l'emergenza criminalità.
È di giorni fa (31 marzo) la notizia
della cattura da parte dei Carabinieri della banda che per mesi ha
terrorizzato il saronnese, con aggressioni a colpi di mannaia (!)
finalizzate alla rapina. Il fatto mi tocca da vicino perché, in
questo caso, uno degli aggrediti risulta essere un conoscente. Non
scenderò nei dettagli della vicenda, non occupandomi io di 'nera'.
Penso non ci voglia molto a realizzare cosa comporti l'essere
aggrediti di sorpresa, la sera, di ritorno dal lavoro, disarmati ed
in inferiorità numerica. A colpi di mannaia, signori. Shock.
Paura. Dolore. Umiliazione. Nel caso in questione, le conseguenze di
lesioni gravissime.
Sono stati presi. Sei. Giovani,
clandestini, usi a delinquere. Come tanti Bellodi, anche i bravi
Carabinieri che hanno portato a termine l'operazione tratteranno i
catturati come stabilito dalla legge, astenendosi da iniziative
personali. Si possono facilmente immaginare i commenti che la vicenda
ha generato al suo epilogo. Pertanto non li riporterò né in calce
né tramite collegamento alle pagine social che li ospitano.
La domanda che ora si pone è: quale trattamento va riservato a
questi criminali?
'NEXT STOP IS: LONDON
TOWER!'
Fino al 1964, la Torre di Londra, oggi luogo di attrazione turistica, è stata la sede ufficiale – e simbolica – delle esecuzioni capitali nel Regno Unito. Centotrentatrè esecuzioni dal 1388 alla data sopracitata, per mezzo di tecniche quali: fucilazione, decapitazione, rogo, annegamento. Nel ventesimo secolo il patto sociale tra lo stato britannico ed il cittadino è stato grossomodo il seguente. Io, stato, per il mantenimento dell'ordine pubblico, rivolgo a te, cittadino, la mia tutela per mezzo del bobby, quale rappresentante della legge. Detto rappresentante si rapporterà a te disarmato, non in grado di offendere, e quindi non belligerante. La tua risposta, cittadino, dovrà avvenire con le stesse modalità. Pertanto ogni aggressione nei confronti di un bobby comporterà la pena capitale per l'aggressore. Chiaro. Poi giunse la Swingin' London, i Beatles divennero quelli di Rubber Soul, un avvocato di nome Peter Benenson si ritrovò a capo di un movimento successivamente conosciuto come Amensty International, i figli dei fiori all'orizzonte. Non era più tempo per tirare colli in nome di Sua Maestà. The end.
Fino al 1964, la Torre di Londra, oggi luogo di attrazione turistica, è stata la sede ufficiale – e simbolica – delle esecuzioni capitali nel Regno Unito. Centotrentatrè esecuzioni dal 1388 alla data sopracitata, per mezzo di tecniche quali: fucilazione, decapitazione, rogo, annegamento. Nel ventesimo secolo il patto sociale tra lo stato britannico ed il cittadino è stato grossomodo il seguente. Io, stato, per il mantenimento dell'ordine pubblico, rivolgo a te, cittadino, la mia tutela per mezzo del bobby, quale rappresentante della legge. Detto rappresentante si rapporterà a te disarmato, non in grado di offendere, e quindi non belligerante. La tua risposta, cittadino, dovrà avvenire con le stesse modalità. Pertanto ogni aggressione nei confronti di un bobby comporterà la pena capitale per l'aggressore. Chiaro. Poi giunse la Swingin' London, i Beatles divennero quelli di Rubber Soul, un avvocato di nome Peter Benenson si ritrovò a capo di un movimento successivamente conosciuto come Amensty International, i figli dei fiori all'orizzonte. Non era più tempo per tirare colli in nome di Sua Maestà. The end.
La cultura non migliora né modifica
gli esseri umani. Sono effetti, questi, che essa esercita
esclusivamente sui convertiti, su chi, cioè, ha già operato in sé
una scelta culturale. È verificabile quotidianamente. Sono così
liquidate tutte le prediche sul recupero da esercitarsi sui criminali
efferati in regime di carcerazione. Una persona a me vicina, che di
queste cose ne sa, dei sei ospiti di cui sopra ha detto: “questi
sono psicopatici”. Quale l'utilità, quindi, ad inserire nel
sistema carcerario nazionale figuri di questo calibro? Certo: è
probabile che io per primo, chiamato all'ipotetico dovere
dell'esecuzione, non abbia la forza e il coraggio per issare il
condannato. Incapacità che, culturalmente parlando, ci porta alla
figura controversa del conte De Maistre, uomo coltissimo e teorico
della figura del boia. “Ogni grandezza, ogni potere, ogni
subordinazione dipendono dal boia: egli è l'orrore e il legame
dell'associazione umana”, scriveva. De Maistre è considerato dai
più come il generatore del pensiero alla base dei fascismi del
ventesimo secolo – ruolo successivamente imputato al pensiero di
Friedrich Nietsche. Vero o forzato che sia tale giudizio, De Maistre
aveva colto nel segno – ed aiuta noi a fare altrettanto.
AMARCORD
Qualcuno di voi, probabilmente,
conserva di chi scrive un ricordo di gioventù, quando questi
predicava a favore della moratoria sulla pena di morte, sostenendo le
azioni di Amnesty International.
A riguardare quel giovane, provo
tenerezza, ma nessun rimorso. Ci ho creduto. Non mi ero ancora
scottato con le cose della vita. La riflessione era limitata, e
l'istinto galoppante.
Aveva ragione Montanelli: siamo tutti
costretti a rivalutare i nostri princípi,
a ricrederci. E dolorosamente. 'Il Direttore' esplicitò allora la
propria soluzione in totale onestà. Quali io ritenga siano, o
debbano essere, gli esiti di tale, necessaria revisione oggi, penso
lo si possa intuire.