sabato 19 marzo 2016

Block Party: Il Nuovo Blocco Dello Scrittore.

[…] I've got second sight.
(Pink Floyd, Nobody Home)
L'ottocentesco blocco dello scrittore ha ufficialmente ceduto il passo al blocco dei contenuti. È sempre più difficile, cioè, non tanto e solo trovare l'argomento per le proprie dissertazioni, quanto il discernere, nel flusso di informazione che ci investe inconsci, il rilevante da ciò che non lo è. Dalla sindrome da pagina bianca a quella da 'rivolta bianca'.
Ecco allora un elenco di temi per potenziali scritti/editoriali, nello stile – misto - di grandi battitori nostrani: Franco Battiato, Marco 'Morgan' Castoldi e l'immenso, ineguagliato, Mimmo Repetto.
Disclaimer
Chiunque, per fini commerciali, intendesse avvalersi degli stimoli indotti da contenuto ed ordine dell'elenco sotto riportato, dovrà darne tempestiva comunicazione agli organi competenti per la tutela del diritto d'autore.
Ogni violazione sarà perseguita e sanzionata con una multa da 556 a 1209 euri, da versare all'accertatore nella forma di buoni pasto dell'agriturismo Da Ettore (Divignano NO, Via Leopardi 10).
Autorità competente per l'accertamento: ausiliari della sosta.
Schindler's List 2 (quella vera)
L'aggressività crescente e patologica dei ciclisti (una volta della domenica, oggi del lunedì, martedì, mercoledì. . .); le milfs nervose al volante alle dieci del mattino e le scabrose implicazioni di tale stato; lo sfascio del Brasile: da potenza mondiale emergente a gigantesca favela permanente; la perfetta interscambiabilità tra Massimo Gramellini e Beppe 'Joe' Severgnini, come dichiarata da quest'ultimo; i genitori stronzi – senza una ragione - che non ti salutano; il rimpianto per il governo Berlusconi (che non ho votato) provocato dal governo Renzi (nemmeno questo votato); il diritto internazionale che dichiara la Turchia “paese sicuro”; gli americani critici nei confronti della politica italiana che si apprestano a votare Hillary Clinton, in politica attivamente – ed ininterrottamente - dagli anni ottanta; la stepchild adoption come specchietto per le allodole; l'orrore pedagogico e sociale dei parchi-giochi per bambini; Nicolas Winding Refn; l'assoluta inutilità della notte degli Oscar; le primarie per il sindaco di Roma: più seguite di quelle di Milano, meno importanti di quelle di Durazzo; l'ennesimo nuovo disco di Vasco; l'ennesimo imperdibile concerto di Vasco a San Siro; il referendum sulla delocalizzazione di Studio Aperto in Turchia; quando il sesso non basta: il caso Jerry Hall; l'Isola Dei Famosi: dopo Siffredi, è l'anno della svolta snuff?; perdere un buon film, rende più misera la tua esistenza?; Pietro Maso e il senso di pietà nei confronti di un assassino che ha pagato; Claudia Galanti: perché le sue tragedie personali hanno priorità su quelle di tua madre; le donne dell'indie rock: un confronto problematico per molti maschi; Robbie Williams: ecco perché ne abbiamo acquistato i dischi (Ferruccio De Bortoli intervista Sigmund Freud); crisi dei migranti: la miccia – accesa - di un nuovo conflitto mondiale; il tennis come unica alternativa all'essere donna in Siberia; Donald Trump e il McLaughlin di Machete: un parallelo; il grottesco degli indirizzi musicali medi inferiori; l'ultimo grande respiro del rock: Sleaford Mods; la 'Brexit': uscita di un ospite che non ha mai gradito – e veramente accettato - l'invito; l'aggressività commerciale di Adele ed il suo manager (il compagno); il silenzio insopportabile dei Russi quando gli aerei civili precipitano misteriosamente sul loro territorio; il silenzio insopportabile di Bruxelles quando i clandestini dediti al terrorismo alloggiano sul suo territorio; l'arroganza della Francia ed i conti in sospeso nei nostri confronti; Amnesty International e ONU sono entità irreprensibili?; carenza di autostima? Il modello Hulk Hogan; Irina Shaik o Irina Palm?; Ken Loach: il cinema di un essere umano meraviglioso.
Considerazioni
Diceva bene Tonino Carotone: è un mondo difficile, questo. Trovare i giusti percorsi, e non più 'la tua strada', è la sfida per la generazione dei giovanissimi. La giustezza di una scelta, in questo campo (quello del vivere), spesso si concretizza nel fine apparentemente semplice di evitare un raggiro (l'offerta è di fatto vastissima, ma lo è altrettanto il numero di false identità, proposte, opinioni e professioni). Evitare un raggiro, ad oggi, è pratica che richiede qualità per i più straordinarie – senza offesa per nessuno. I giovani non possono essere lasciati soli, in questo. Non dispongono della necessaria esperienza, come non ne disponevamo noi a nostro tempo. Certo: non sono nemmeno dei babbei – o non tutti, almeno. La differenza, mi sento di dire, è nel fatto che noi – i 'matusa' - si godeva ancora di una buona dose di innocenza. Il male non era dappertutto, aveva i suoi luoghi comuni deputati: non c'era insomma la certezza odierna che esso può celarsi dietro ad ogni manifestazione del bene – e viceversa. Questo, lo si conceda ai più giovani, complica la partita di parecchio. Non voglio sostituirmi ai professori di scuola: svolgono un ruolo santo, e sanno come farlo. Voglio solo dare un contributo di opinione ad un tema che sento forte. Non basterà più, in sede di esame di maturità (definizione bellissima), la qualità nello svolgimento del tema: sarà invece necessario ed urgente affiancare a questo la capacità di coerentemente valutare la scelta di un percorso fra tematiche rilevanti e disparate.

Buon lavoro a tutti. Davvero.

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