Mi accorgo solo ora che gli U2 hanno
suonato in Italia, ed io, per la prima volta in trentatré anni, ho
prestato all'evento la stessa attenzione che do alle parole di un
Renzi o di un Lupi. Nulla.
E dire che si trattava di un evento non da poco: doppia data con apertura del tour , tutto esaurito e prove in loco (Torino). E che canzoni come A Day Without Me, Gloria, Red Light, A Sort of Homecoming, Wire, Indian Summer Sky, hanno illuminato e reso accettabile la mia adolescenza. L'incontro con la bellezza e la profondità.
Nulla. La più totale indifferenza.
E dire che si trattava di un evento non da poco: doppia data con apertura del tour , tutto esaurito e prove in loco (Torino). E che canzoni come A Day Without Me, Gloria, Red Light, A Sort of Homecoming, Wire, Indian Summer Sky, hanno illuminato e reso accettabile la mia adolescenza. L'incontro con la bellezza e la profondità.
Nulla. La più totale indifferenza.
Settimane addietro, stavo seguendo il
prime time di Radio Rai2, quando l'evento è stato oggetto di una
promozione di quindici, venti minuti (marchettone), lungo i quali la
conduttrice ha raccontato, in preda ad irrefrenabile entusiasmo,
della corsa planetaria all'approvvigionamento dei biglietti. Ecco
perché oggi me ne sono infine ricordato. Cifre da weekend
lungo in Liguria per un solo ingresso. Intere famiglie in trasferta
per assistere alla doppia data. Il recordman della stagione,
ci informano senza vergogna, è un brasiliano, con circa
milletrecento euri sborsati per tre ingressi – ai quali vanno
aggiunti trasferta e soggiorno. E ce lo raccontano a sottolineare come
questi sì che sanno il fatto loro! Pur di soddisfare il buon gusto
che li caratterizza, non badano a spese. Non come noi.
Buon gusto? Ma se sono anni ed anni
che questi ex rockers non fanno altro che sfornare dischi
tutti uguali, deludenti, banali; e dare loro seguito con tours
il cui unico fine è quello di fare cassa. “Ah, imperdibili!”, ti
dicono.
Bene. Se questa gente per te è
imperdibile – e parlo di U2, Springsteen, Rolling Stones, Madonna,
Metallica, Ligabue, Vasco, Eros, Lorenzo e tutti coloro che non si
fanno scrupoli a chiedere centoventi euri per un terzo anello -, il
tuo profilo rientra di fisso tra i seguenti. Sei:
a) John Fitzgerald Kennedy (come JFK,
la ricchezza di famiglia ti protegge dalla crisi in corso, e come
lui ne diverrai consapevole solo fra qualche anno [il presidente
scoprì quella del '29 negli anni quaranta, studente ad Harvard]);
b) Carlo Massarini (sei una leggenda
vivente del tuo paese, e godi di accrediti per ogni evento, cioè
entri gratis);
c) Joe Kavanagh (sei così disperato
che accetti il ruolo di piccolo corriere della droga pur di
assistere al concerto);
d) Pamela
Des Barres (non ti accontenti di una data: vedi tutte quelle
nel tuo paese ed un buon numero di quelle continentali, ma ,a
differenza delle groupies, paghi tutto);
E questi del servizio pubblico che
fanno? Ti raccontano dell'asta al rialzo illimitato per conquistare
non uno, bensì più biglietti, al prezzo che per molte famiglie è
il mensile – o neanche.
Segue ora un elenco random di artisti
visti dal sottoscritto, con relativo tariffario:
- Billy Cobham - € 16;
- Mike Stern - € 20;
- Anathema – gratis;
- Paco De Lucia – L. 22.000;
- Stefano Bollani ed Enrico Rava (ft. John Scofield) – € 18;
- Steve Grossmann – gratis;
- Brad Melhdau Trio – gratis;
- Paolo Fresu – gratis;
- Dave Kilminster e Guthrie Govan - € 16;
- Bansky - £ 3;
- Damien Rice - € 26;
- Caparezza - € 15;
- Marta Sui Tubi - € 14;
Capiamoci: nussun artista può chiedere
le cifre che la conduttrice di Radio Rai2 ci ha somministrato come un
farmaco generico. Nessuno di loro vale quelle cifre. Se è possibile
– e lo è – sentire Daniel Baremboim in platea alla Scala per
quaranta euri, e vedere Bansky per tre sterline – cifra calmierata
dallo stesso artista: che genio -, va da sé che quando gli Stones te
ne chiedono centoventi, è in corso un inganno – questo sì
'diabolico'.
Che il servizio pubblico impieghi una
simile leggerezza in tempo di crisi, è piuttosto sconcertante.
Che nello specifico, a farlo, sia
Radio Rai2, un canale che parla ai giovani, la categoria cioè più
sfruttata e colpita da questa crisi, è – come cantava un altro
grande nostro artista - 'Fuori dal Tempo'.
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