Qualche
mese fa, Gisella Congia, psicologa, fotografa, documentarista, mente
ed anima della realtà social
e territoriale Il Club Dei Genitori, ha chiesto se volevo apportare
un contributo al loro nuovo progetto, per mezzo di musiche originali.
Quanto ha fatto seguito alla risposta, può essere ascoltato qui di
seguito.
LENA'S SONG
BRAD
LENA'S SONG
BRAD
Effettuata
in una fredda mattina d'autunno, la sessione di registrazione è
stata affrontata dal Vs. umile estensore con il fardello assai
pesante di un'intera notte in bianco, gentilmente offerta dalla
prole. Dico ciò con l'intenzione non
di conferire a questa prova tratti eroici che non può né deve
avere; bensì con quella di confermare quanto già evidenziato nelle
belle interviste di Gisella Congia sulla figura e sul ruolo paterni.
E cioè che la loro assunzione responsabile [di ruolo e figura,
n.d.r.] può avvenire
solo al prezzo di un cambiamento (vedi alla voce 'sconquasso') che origini dal quotidiano
di chi tale scelta decide di compiere.
Suonare
non è un mestiere facile. Pretendere di farlo in totale assenza di
sonno, e con il carico di quelle azioni di accudimento che
caratterizza le notti insonni di tutti i genitori, può avere
conseguenze devastanti. La famosa figuradimmerda,
per intenderci. Fortuna vuole che a a registrare questi due brevi
pezzi vi fosse Vittore Savoini, session man
del basso, musicista di grande esperienza e mestiere. Grazie a lui,
gli innumerevoli colpi di sonno che hanno caratterizzato le tre ore
rese necessarie da sveglia-takes-masterizzazione,
sono spariti come d'incanto, unitamente al loro carico di
imperfezioni tecniche.
Lena's
Song mi è uscita dalle mani –
guarda un po' – il giorno quando venni a sapere che sarei divenuto
padre di una bambina. Brad
è stato invece ispirato dalla figura – immensa – del pianista
statunitense Brad Mehldau, e dalla sua mostruosa capacità di
improvvisare su strutture ostinate. Entrambi sono stati eseguiti su
di una chitarra classica.
Un
grazie speciale a mia moglie Francesca: oltre ad avere procurato questo 'ingaggio', e a
scuotermi dal bradipismo, mi ha dato quanto di più bello ho nella
vita: la nostra piccola. Ti amo.
Questo
lavoro, del quale sono davvero soddisfatto, lo voglio dedicare a
tutti quei genitori i cui immensi sforzi quotidiani sono devoluti
alla crescita di figli psicologicamente sani, alla formazione di
persone decenti.
A
tutti gli altri, la cui inazione è causa dell'orrore verificabile
quotidianamente in contesti come: scuola; luoghi di aggregazione;
luoghi pubblici; a loro dedico le parole che il grande Leo Longanesi
ebbe a dire in tempi non sospetti: “Sulla bandiera dell'italiano
medio sta scritto: 'Tengo famiglia'.”.
Lo
so: sono cattivo ed astioso.
Ma
ho anche dei difetti.